Micaela Vannucchi continua ad ispirarci con una nuova lettura di un brano inedito dalle Trasmissioni che, a suo dire, si commenta da solo
Non è più tempo di ripetervi ciò che sarebbe sufficiente che voi rileggeste. Non è più tempo per riconsiderare il passato, per perdere l’energia in ciò che non è più o addirittura non è mai stato.
E’ tempo che vi svegliate da questo sonno anestetico e che attiviate finalmente le vostre risorse di creazione. Ciò che avete vissuto nel bene e nel male è passato e non è più e dovete avere il coraggio, con chiara forza di volontà, di lasciarlo andare per creare lo spazio per accogliere il nuovo. Ciò che vi resta da vivere deve essere libero dai pesi del passato. Lasciate le vostre cellule danzare in un nuovo stato di possibilità; abbiate finalmente il coraggio di vivere ciò che è e non quello che avreste voluto che fosse. Non è più tempo di capire, giustificare o recriminare. E’ ora di procedere oltre con passo fermo e onorevole, rispettando voi stessi e il vostro compito, senza oscurare la vostra luce per paura di non essere compresi. Su questo piano terreno non siete mai stati compresi, né mai avete potuto appartenere. Non era questo il vostro destino. Il vostro compito è sempre stato di portare la luce e di creare reti e connessioni che andassero molto al di là della vostra immediata possibilità di controllo.
Adesso svegliatevi e per il tempo che vi resta tirate la testa fuori dalla sabbia e apritevi. Non vi è niente di più importante che restare fedeli alla vostra essenza. Siete scintille di luce libere ed eterne.
Non riducetevi a fare i moccoli.
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