Cari amici,
in questo periodo di “#iorestoacasa”, la tecnologia ci viene in aiuto, permettendoci di restare in contatto diretto. Il consiglio direttivo ha trovato un nuovo modo per ritrovarsi, continuare l’attività associativa e restare in contatto con le madrine e i padrini dei progetti, monitorando le situazioni locali. Il nostro dialogo attraverso i canali social ( Facebook, LinkedIn e Instagram ) e le news sul blog del nostro sito è ancora più aperto e allargato.
Le attività comuni promosse dai vari progetti sono al momento tutte ferme e il vero problema che occorre affrontare, oltre a quello del virus, è quello della fame. In economie basate sul sostentamento giornaliero, una giornata di lavoro mancato è una giornata senza cibo. È per questa ragione che l’aiuto che Farfalle di Luce garantisce allo svolgimento dei progetti, è stato in alcuni paesi riconvertito nella possibilità, per i singoli referenti locali, di acquistare cibo e aiuti di prima necessità.
Per cercare di arginare lo spettro della fame soprattutto dove la situazione è più critica, in Kenya ed India, abbiamo deciso di erogare un ulteriore contributo economico.
Parole e immagini dall’India che toccano il cuore
Così ha fatto Sudhir, in India, che ci scrive di aver predisposto un piano di aiuto per i bambini della scuola e le loro famiglie che non hanno cibo. Da un mese anche l’India è in lock down e il blocco continuerà, per ora, fino al 3 maggio. Sudhir ha pianificato di garantire ad ogni famiglia dei 125 bambini della JS School e a 5 insegnanti: 10 kg riso, 5 kg farina di grano, 2 kg dal, 1 kg zucchero, 1 kg sale e 1 kg olio di mostarda.
e anche dal Brasile…
Situazione simile in Brasile. Barbara Olivi, dalla favela di Rocinha, ci scrive di una città isolata e di una comunità con una delle più alte concentrazioni di abitanti per chilometro quadrato: “Durante il giorno c’è poco movimento, ma alla sera in troppi, soprattutto giovani e bambini, sono in giro, non resistendo in case umide, piccole, senza ventilazione, senza tecnologia. Le spiagge sono proibite. Il commercio è chiuso, sono aperti solo verdurai e alimentari. I negozi sono riforniti perché non c’è potere d’acquisto per fare scorte, essendo l’economia locale basata su lavoro informale giornaliero: si guadagna oggi per spendere subito per mantenere la famiglia. Da oltre un mese mancano alcool gel e candeggina. L’emergenza alimentare è emersa immediatamente rivelando in pieno la conosciuta precarietà del sistema economico sociale. Dopo aver visto una mamma che frequenta il nostro centro rovistare nella spazzatura, ci siamo organizzati per commutare parte di quanto ricevuto per i progetti educativi in alimenti e prodotti di pulizia partendo dalla distribuzione di saponette in strada.”
È per questa ragione che oggi, ancora più di prima, è importante il sostegno di tutti voi ( dona ora ).
Perché donare? Perché produce movimento creativo in chi dà e in chi riceve.
Dall’Argentina ci sono arrivati gli auguri Pasquali da parte dei ragazzi di Los Horneros, con un augurio speciale a tutti noi italiani con la speranza di poter stare presto meglio e un grande grazie riconoscente per l’aiuto che ricevono da FdL.
Se ve li siete persi, guardate il video…
Un altro esempio arriva dalla Somalia. Vi ricordate il seminario che ha tenuto lo scorso febbraio la nostra Presidente a sostegno delle persone traumatizzate da anni di guerra civile? Oggi sono loro ad inviare messaggi con richiesta di rassicurazione sul nostro stato di salute. Chiedono a Micaela se stiamo bene e, nello stesso tempo, ci aiutano a stare meglio.
Perché chi ha ricevuto ieri, è oggi nella posizione di dare, di restituire. Alimentando quella connessione solidale che solo i cuori sono capaci di movimentare.
Grazie!