Per quanto disagevole vi risulti, lo stato di incertezza in questo momento è una transizione indispensabile. Le vostre certezze vi limitano perché vi impediscono di cogliere ciò che è al di là del vostro piccolo universo conosciuto.
Eppure, semplicemente alzando gli occhi al cielo vi dovrebbe risultare chiaro che esiste molto di più di ciò che voi riuscite a percepire. Per funzionare in questo stato terreno la consapevolezza cosmica della vostra anima si deve ridurre ai minimi termini e solo in pochi, rarissimi istanti siete in grado di intuire ciò che esiste al di là della forma. Quindi per trascendere la forma conosciuta è necessario che apriate la vostra mente al “mah?”, al punto interrogativo.
Chiedetevi se ciò che percepite, vedete, interpretate, ciò che vi fa soffrire, ciò che vi fa gioire esista davvero, oppure se si manifesti soltanto nella misura in cui lo osservate e gli date forza. Quando distogliete lo sguardo da ciò che state osservando questo scompare, così come ciò che osservate assume forma di realtà tangibile. E’ molto difficile per voi comprendere questo ma è così. Quindi aprendo degli interrogativi potreste essere in grado di cogliere altre forme, altre realtà.
Può darvi ansia anche solo pensarlo, ma poco a poco, come dei bimbi che imparano a leggere e a scrivere, anche voi apprenderete un altro linguaggio e vi renderete conto che ciò che è vero o no dipende solo da ciò che state guardando e che non esiste altra realtà se non quella che state creando.
Quindi stare nel “mah?” può risultare molto utile per non disperdere troppa energia ad inseguire fallaci proiezioni mentali.
Meno certi sarete e più rapidamente sarete in grado di assorbire nuove dimensioni. Non temete di ampliare la vostra percezione. Ciò che lascerete andare di certo non vi mancherà, ma creerete lo spazio per accogliere il Nuovo.
Denia, 13 agosto 2019
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