In Argentina Los Horneros è sempre più punto di riferimento interdisciplinare, dove i ragazzi trovano accoglienza e la comunità esterna trae beneficio.
Il lavoro incessante di Carlos Lombardi, anima di Los Horneros fin dal primo giorno di vita, prosegue con il lancio una nuova proposta di ampliamento della struttura e di potenziamento delle attività svolte, in vista di una interdisciplinarità sempre più in crescita.
Il nuovo progetto prevede la costruzione di un appartamento con due camere da letto, un bagno e una piccola cucina per ospitare professionisti a diverso titolo che, con stage, seminari, incontri interdisciplinari, metteranno a disposizione le loro professionalità e offriranno la loro assistenza pedagogica e psicologica agli adolescenti di Los Horneros. Non solo medici, però, anche avvocati esperti in tutela dei minori e in materia di adozioni, per attivare un canale di comunicazione che permetta un dialogo fluido tra comuni, assistenti sociali, famiglie e centri di assistenza per i bambini. Un percorso a favore degli adolescenti, soprattutto delle ragazze, che quando arrivano in casa necessitano di affetto e, allo stesso tempo, di contenimento emotivo. Perché portano con sé trascorsi di abusi e violenze, per lo più subite da parenti stretti, difficili da scardinare. Ecco allora l’importanza di prendersi cura di loro, con un approccio complessivo e multidisciplinare che non tralasci alcun aspetto. Nel 2019 a Los Horneros sono state formalizzate più adozioni, nuove ragazze sono arrivate e altre famiglie sono in attesa di ottenere autorizzazione legale ad accogliere. Le dinamiche che regolano il transito delle ragazze attraverso la casa sono molto delicate e comportano tempo, attenzioni, dedizione. Soprattutto, richiedono tenerezza e affetto, pilastri alla base di quello che Carlos e tutto lo staff di Los Horneros definisce “il principio della cura dell’anima”.
Per la costruzione dell’appartamento è stato stimato un budget di circa 8.000 € e sono state previste tempistiche di 3 mesi di lavoro. Non è impossibile pensare che Carlos, ancora una volta, riuscirà a compiere questo ulteriore passo, mettendoci mani, fatica, tempo e aggiungendo un nuovo tassello a Los Horneros. Il suo impegno chiama un nostro ulteriore “impegno” al sostegno. Perché ancora una volta possa compiersi un miracolo del cuore.
La forza e l’impatto che questo luogo ha sul vissuto di chi ne entra in contatto, ci viene rafforzata dalla testimonianza di Silvia Pitzalis, sostenitrice di Farfalle di luce, che ha deciso di trascorrere un mese “a supporto” di Los Horneros.
Silvia, da poco rientrata in Italia, ci ha raccontato che…
“Sono partita all’improvviso, lasciando Milano senza pormi troppe domande ma con la consapevolezza che sarebbe stata una esperienza profonda e significativa per l’anima.
Ho conosciuto Carlos al mio arrivo in aeroporto ed è stata subito magia; il viaggio verso Buenos Aires è stato sufficiente per capire che ero affiancata da una persona che vive per gli altri e con un cuore immenso; mi sono sentita a casa ma dentro di me mille domande, una in particolare: in che modo avrei potuto comunicare con le ragazze se il mio spagnolo era semplicemente un Italiano più la S? il giorno successivo la risposta.
Ho raggiunto Los Horneros e ho subito capito che il linguaggio del cuore è universale; sono stata accolta con abbracci e sorrisi che mai prima avevo vissuto; ma non potrò mai dimenticare quegli sguardi, sguardi che ti scrutano e che chiedono aiuto, sguardi che nascondono dietro ad un sorriso le sofferenze e le immagini che grazie a Los Horneros, piano piano diventano sfuocate e forse, un giorno, tra le braccia di una nuova famiglia, potranno essere sostituite con immagini di pace e amore.
Ogni giorno, a Los Horneros, canta il gallo; ogni giorno a Los Horneros c’è il sole, la gioia, l’amore, la pace, la speranza. Ogni giorno a Los Horneros è un giorno nuovo, un giorno in cui si vive la gioia di proteggere e accogliere quelle bambine, quelle adolescenti, quelle ragazze che dentro hanno solo amore da offrire, lo stesso amore che io ho ricevuto più di quanto ho potuto donare loro.
Ma insieme possiamo sicuramente fare di più, un piccolo aiuto sommato a tanti piccoli aiuti può trasformarsi in un grande progetto.
Sono nata fortunata e questa fortuna può essere condivisa con chi ne hanno assaporato l’essenza solo dopo l’arrivo a Los Horneros.“